L’ostacolo principale per un’uscita dell’Italia dai vincoli esterni sarà quello di creare una classe politica all’altezza, capace non più di fare da “passacarte” delle burocrazie internazionali, ma di ricostruire e guidare un paese, per la prima volta pienamente autonomo e responsabile del proprio destino. Vorrebbe dire avere una classe dirigente capace di trattare alla pari con le principali diplomazie mondiali e con le burocrazie internazionali. Vorrebbe dire saper ponderare ogni scelta politica, prevederne le conseguenze e anticipare le reazioni degli altri. In altre parole, saper stare sulle proprie gambe. Questo era proprio il motivo di pessimismo che spingeva Carli quarant’anni fa a ritenere che, a differenza di paesi “maturi” come la Francia, l’Italia avesse invece bisogno di essere affidata al vincolo esterno.
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